Cosa sono gli update di Google?
Sono aggiornamenti dell’algoritmo di Google, rilasciati periodicamente, che incidono (anche profondamente) sui risultati di ricerca. Esistono più di 200 fattori di ranking che consentono a Big G di intuire che cosa stai cercando. Gli update di Google ci consentono di avere un web più user-friendly, con risultati più attinenti alle ricerche e una maggiore qualità dei contenuti. Ecco una breve panoramica degli update più noti, dal 2003 ad oggi.
Google Update Florida (2003)
Questo aggiornamento ebbe l’effetto di un tornado, facendo sparire (o per meglio dire, declassando notevolmente) migliaia di siti dalla SERP di Google. Durante questo update venne applicato lo stemming e a detta di molti, fu il primo impiego della OOP – Over Optimization Penalty.
Google Update Austin (2004)
Durante questo update venne applicato l’algoritmo Hilltop in grado di fornire risultati più rilevanti per l’utente, dotando di peso semantico e tematico i link in uscita e in entrata.
Google Update Jagger (2005)
Questo update Google ha avuto una durata di due mesi. Ha riguardato i link reciproci (o acquistati), attuandone la svalutazione; ha eseguito una pulizia delle risorse duplicate (poche bannate, moltissime filtrate) e ha introdotto il dibattuto canonicalization come aspetto di filtraggio delle risorse duplicate.
Google Update Caffeine (2010)
Caffeine ha permesso a Google di inserire nell’indice in tempo reale (real-time search) quanti più contenuti (rilevanti) possibili, adattando Big G all’era del web 2.0 (ovvero, l’internet come lo conosciamo oggi, composto prevalentemente da CMS e Social Media).
Google Update Mayday (2010)
Il Mayday Update ha fatto perdere traffico ai siti che ricevevano traffico da keywords long tail. Non a caso il suo avvento si è verificato poco dopo l’update Caffeine (che era incentrato sull’indicizzazione phrase-based).
Google Update Panda (2011)
L’algoritmo Panda è stato introdotto per penalizzare i siti che contenevano argomenti inconcludenti per gli utenti e che si distinguevano per la massiccia presenza di link esterni e pubblicità non tematizzate, oppure fraudolenti, nati con il solo scopo di portare i visitatori sul sito per proporre argomenti discordi rispetto al termine cercato. Panda tiene in considerazione anche il Bounce rate (frequenza di rimbalzo che avviene quando l’utente abbandona il sito entro pochi secondi dopo aver preso visione di una singola pagina web) e altri fattori in grado di determinare se una pagina è ritenuta valida oppure no (inclusi la struttura, la navigabilità e la fruibilità del sito per i cybernauti).
Google Update EMD (2012)
EMD è l’acronimo di Exact Match Domain e ha colpito i webmaster che puntavano ad avere un titolo con keyword principale molto ricercata per ottenere con semplicità le prime posizioni, noncuranti della qualità dei contenuti.
Google Update Penguin (2012)
Il Pinguino ha penalizzato tutti i siti web che utilizzavano strategie Black Hat SEO, violando dichiaratamente le Linee Guide di Google. Questo algoritmo ha colpito pesantemente i webmaster che usavano schemi di link per alterare artificialmente il proprio ranking.
Google Update Pirate (2012)
L’aggiornamento Pirate di Google è un algoritmo, basato sul DMCA (Digital Millennium Copyright Act), introdotto per evitare che i siti con molti rapporti di violazione dei diritti d’autore si posizionassero bene nella SERP. Il filtro viene periodicamente aggiornato.
Google Update Top Heavy (2012)
Questo update colpì prevalentemente i siti che abusavano dei banner pubblicitari in pagina, calcolando il valore in proporzione al testo.
Google Update Hummingbird (2013)
Hummingbird ha modificato radicalmente il motore di ricerca (ad eccezione di Penguin e Panda, che restarono in auge) rendendolo più adatto a rispondere alle esigenze delle ricerche contemporanee, molto differenti da quelle di 10 anni fa. Ha migliorato infatti la risposta alle “ricerche conversazionali” (per esempio, le ricerche vocali, come ad esempio: “Qual è il grattacielo più alto del mondo?”), integrando al Knowledge Graph una nuova tecnologia applicata alle miliardi di pagine che compongono il web.
Google Update Payday Loan (2013)
L’algoritmo mirava a ripulire i risultati della ricerca da tutte le tradizionali “query di spam” (come “payday loan” appunto) e altri termini indubbiamente spammosi o di genere pornografico.
Google Update Pigeon (2014)
Questo aggiornamento fornisce i risultati in base alla posizione dell’utente e all’elenco disponibile nella directory locale.
Google Update MobileGeddon (2015)
Il MobileGeddon ebbe un forte impatto sui risultati di ricerca. Questo algoritmo infatti ha permesso di valorizzare le versioni “mobile friendly” dei siti ai danni di quelli che possedevano solo la versione desktop.
Google Update Possum (2016)
Google Possum ha agito sulla Local SEO, intervenendo su tutte le correlazioni geografiche on-site e off-site che riguardavano un’attività. Questo algoritmo ha migliorato i risultati di ricerca per le imprese simili raggruppate in un’unica zona geografica.
Google Update Fred (marzo 2017)
Questo recentissimo update di Google è ancora molto dibattuto. Per alcuni sembra che si presenti in maniera molto simile al Panda, con specifiche incentrate ai siti di fake news. Altri esperti parlano di penalizzazioni legate all’abuso di tecniche Black Hat SEO, spinte troppo su una link building strategy approssimativa e poco tematizzata. E’ stato ribattezzato scherzosamente Fred, in quanto non è mai stato ufficializzato.
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