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Marketing a Torino

Ti sei mai chiesto come è cambiato il marketing negli ultimi decenni? Se pensi che sia una materia noiosa e ripetitiva, ti sbagli di grosso. Il marketing è in realtà una disciplina dinamica e creativa, che si adatta e si rinnova in base ai cambiamenti della società e dei consumatori. Un esempio lampante di questa evoluzione è quello che è successo negli anni 80, un decennio che ha rivoluzionato il modo di fare e comunicare il marketing. Vediamo insieme quali sono state le principali novità di quel periodo e come si confrontano con le tendenze attuali.

  • Una delle novità più eclatanti degli anni 80 è stato l’avvento della televisione commerciale, che ha aperto nuovi scenari e nuove sfide per le aziende. La televisione commerciale ha permesso di raggiungere un pubblico più vasto e diversificato, ma anche più esigente e selettivo. Per questo motivo, le aziende hanno iniziato ad utilizzare più diffusamente nuovi formati pubblicitari, più brevi e incisivi, come lo spot da 15 secondi, il videoclip, la televendita e il product placement . Questi formati hanno sfruttato la forza delle immagini, della musica e della narrazione per catturare l’attenzione e l’emozione dei telespettatori.
  • Un altro cambiamento importante degli anni 80 è stato il passaggio dal marketing verticale al marketing orizzontale, che ha segnato un cambio di prospettiva da un’attenzione centrata sul prodotto a una focalizzata sul consumatore. Questo ha comportato lo studio e le analisi di mercato e dei bisogni dell’utente, la ricerca di nicchie di mercato in cui inserirsi, la personalizzazione dell’offerta e la fidelizzazione del cliente. Il marketing orizzontale ha dato vita a una comunicazione più diretta e coinvolgente, basata sulla relazione e sulla partecipazione.
  • Un’ulteriore innovazione degli anni 80 è stata la diffusione dei sistemi di informazione aziendali, che hanno permesso alle aziende di raccogliere, elaborare e trasmettere dati sui consumatori, sui prodotti, sui concorrenti e sul mercato. Questo ha favorito la creazione di una comunicazione più efficace, interattiva e globale. I sistemi di informazione aziendali hanno anche aperto la strada al fenomeno del WOM (word of mouth), ovvero il passaparola potenziato dal web, in cui il cliente diventa protagonista e promotore del prodotto.

Queste rivoluzioni hanno avuto un forte impatto sulle imprese e sulla società, contribuendo a creare una cultura del consumo basata sul desiderio, sul sogno, sulla nostalgia e sulla ribellione. Alcune delle campagne pubblicitarie più famose e influenti degli anni 80 sono state quelle della Coca-Cola (“Coke Is It!” del 1982), della Apple (1984), Levi’s – “Laundrette” (1985), Pepsi con “Pepsi Challenge” (1980), .

Oggi il marketing sta vivendo una nuova fase di trasformazione e innovazione, dovuta soprattutto all’avvento delle tecnologie digitali e delle intelligenze artificiali. Queste tecnologie stanno cambiando il modo in cui le aziende comunicano con i consumatori, offrendo nuove possibilità di interazione, personalizzazione, segmentazione e analisi. Alcune delle tendenze attuali del marketing sono:

  • Il marketing digitale, che sfrutta i canali online (siti web, social media, email, chatbot, ecc.) per promuovere i prodotti e i servizi delle aziende. Il marketing digitale permette di raggiungere un pubblico più ampio e diversificato, di misurare i risultati delle campagne e di ottimizzare le strategie in tempo reale.
  • Il marketing esperienziale, che punta a coinvolgere i consumatori in esperienze memorabili e significative legate al brand. Il marketing esperienziale si basa sull’emozione, sulla partecipazione, sulla condivisione e sulla co-creazione.
  • Il marketing etico, che tiene conto dei valori sociali e ambientali nella definizione delle strategie di marketing. Il marketing etico mira a creare una relazione di fiducia e rispetto tra le aziende e i consumatori, basata sulla trasparenza, sulla responsabilità e sulla sostenibilità.

Queste tendenze mostrano come il marketing sia in continua evoluzione e adattamento alle esigenze e ai gusti dei consumatori, ma anche alle sfide e alle opportunità del contesto storico e sociale.

Un esempio di impresa che ha saputo cogliere le rivoluzioni del marketing negli anni 80 e quelle attuali è la Ferrero, azienda dolciaria fondata nella città di Alba, in Piemonte nel 1946 da Pietro Ferrero. La Ferrero è stata tra le prime aziende italiane a investire nella pubblicità televisiva negli anni 80, lanciando spot memorabili come quello della Nutella o del Ferrero Rocher. La Ferrero ha anche saputo sfruttare il marketing orizzontale, creando prodotti innovativi e personalizzati come il Kinder Sorpresa o il Tic Tac. Oggi la Ferrero è una multinazionale presente in oltre 170 paesi nel mondo, che continua a innovare nel marketing digitale, esperienziale ed etico. Alcuni esempi sono la campagna “Nutella Unica”, che ha creato 7 milioni di vasetti con etichette diverse grazie a un algoritmo, l’iniziativa “Nutella Stories”, che ha invitato i consumatori a raccontare le loro storie legate al prodotto attraverso un sito web dedicato, o il progetto “Ferrero Farming Values”, che promuove pratiche agricole sostenibili nella filiera produttiva.

Torino: la città della pubblicità dagli anni 80

Torino non è solo la città dell’automobile, ma anche quella della pubblicità. La città piemontese ha infatti ospitato e ospita tuttora alcune delle più importanti agenzie pubblicitarie italiane, che hanno contribuito a creare la storia e la cultura del marketing nel nostro paese. Tra queste agenzie spicca sicuramente quella di Armando Testa, il maestro torinese che ha trasformato la pubblicità in arte.

Armando Testa fonda l’omonima agenzia nel 1946 a Torino e inizia a lavorare per alcuni dei più noti marchi italiani, tra cui Lavazza, per cui inventa i personaggi di Caballero e Carmencita, Philco, per cui crea Papalla, e Lines, per cui disegna l’ippopotamo Pippo. Negli anni 80 Armando Testa amplia il suo portfolio di clienti e si occupa anche di BMW, ENI e Mulino Bianco. Le sue campagne sono caratterizzate da uno stile originale e inconfondibile, basato sul nonsense, sull’ironia e sull’emozione. Armando Testa riesce a comunicare con il pubblico a un livello profondo e inconscio, usando le immagini, la musica e la narrazione come strumenti persuasivi. Armando Testa vince anche diversi premi, tra cui il concorso per il manifesto delle Olimpiadi; la medaglia d’oro del Ministero della Pubblica Istruzione per il suo contributo alle arti visive; la Biennale del manifesto di Varsavia e nel 1989 viene nominato “Honor laureate” dall’Università di Fort Collins in Colorado.

Oggi l’agenzia Armando Testa continua a essere una delle più importanti e prestigiose del settore pubblicitario italiano ed è guidata dal figlio Marco Testa, che ha ereditato dal padre la passione e la creatività. L’agenzia si occupa ancora di Lavazza, ma anche di altri marchi come Fater, A.C.R.A.F., Esselunga, Nestlé e FCA. L’agenzia ha anche aperto una sede a Los Angeles e ha vinto altri premi internazionali, tra cui un Clio award per la campagna Fiat 500X.

In conclusione, possiamo dire che il marketing è una disciplina in continua evoluzione, che richiede creatività, innovazione e adattamento. Torino è una città che ha saputo esprimere queste qualità nel campo della pubblicità negli anni 80 fino ad oggi, grazie a imprese come Ferrero e Armando Testa, che hanno saputo cogliere le rivoluzioni del marketing e creare campagne memorabili e iconiche.

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Marketing a Torino: come Ferrero e Armando Testa hanno sfruttato le rivoluzioni della pubblicità commerciale negli anni 80 fino ad oggi

Serena De Martiis

Mi chiamo Serena De Martiis, vivo a Torino e mi definiscono una Digital Manager eclettica, dinamica e responsabile. Nel 2008 ho intrapreso la carriera da consulente freelance e per oltre un decennio ho collaborato per alcune importanti aziende a Torino e nel Nord Italia negli ambiti: digital marketing, grafico, pubblicitario, impaginazione editoriale e prestampa, web design, SEO, social media management.